Il termine nasce dal prefisso greco bios, che significa vita e dalla parola danza che, etimologicamente, significa movimento naturale (come camminare, saltellare, andare verso l'altro, porgere una mano, cullare...), pieno di significato nel momento presente. Poeticamente si traduce in danza della vita.
L'ideatore del sistema Biodanza è il professore, psicologo, antropologo, pittore, poeta, cileno Rolando Toro Araneda (1924-2010).
“La Biodanza risveglia nel nostro cuore il senso del meraviglioso, è un incontro d'innocenza e grazia, di stupore e meraviglia per la vita. Ci porta ad una percezione nuova e luminosa di noi stessi e dell'altro, una visione interiore ampia per percepire e gustare la realtà, una dimensione di libertà espressiva e di vastità emozionale: ecco perché Biodanza, più che una terapia, è una nuova sensibilità verso la vita, una forma di pedagogia, una poetica dell'incontro con se stessi, con l'altro e con la totalità.... Sentivo la possibilità del contatto puro con la realtà viva, attraverso il movimento, i gesti e l'espressione dei sentimenti”. Rolando Toro Araneda
La metodologia di Biodanza consiste nell'indurre vivencia integranti (esperienze, esercizi), di pienezza, di piacere, innovazione, sicurezza e serenità, attraverso la musica, il movimento naturale e la presenza del gruppo. Riscoprire la gioia del vivere con amore, sensibilità, cura, delicatezza, creatività e nel rispetto del tempo di ogni persona è il dono prezioso che ciascuno di noi può dedicare alla vita stessa. Quando c'è movimento c'è vita, proprio come in un oceano, nel sorgere continuo del sole, nel cammino continuo delle radici sotto terra, nei battiti d'ali di una farfalla o nel fluttuare delle nuvole nel cielo... E' un inno alla vita che sempre crea e continuamente si rinnova.
Il sistema Rolando Toro nasce negli anni sessanta dall’esigenza, attuale più che mai, di contribuire a creare un mondo senza violenza dove la condizione umana possa recuperare il suo significato essenziale e da una necessità di integrare la percezione mente-corpo come una entità unica e non divisa, intuendo che lo stato d’animo delle persone influenza l’organismo intero. Esso propone la danza come gesto semplice ma pieno di emozione e presenza…per riscoprire la sacralità della Vita di ciascuno di noi, testimonianza unica e irripetibile della nostra Identità.